Vietato in nome di Allah. Libri e intellettuali messi al bando nel mondo islamico
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I nomi di Salman Rushdie, Theo Van Gogh, Robert Redeker e Ayaan Hir-si Ali sono noti a tutti, ma quanti sono gli intellettuali musulmani vittime della censura islamica? Se nei primi secoli dell'islam, l'arte e la cultura godettero di grande libertà, nel XX secolo il vento è cambiato e oggi il numero di artisti uccisi, minacciati o privati della libertà è in continuo aumento. La ricostruzione storica effettuata da Valentina Colombo spazia dall'Arabia Saudita all'Egitto, dal Sudan al Kuwait, dall'Iran alla Turchia e si concentra in particolare sul periodo che va dalla prima guerra mondiale a oggi, ripercorrendo molte terribili vicende: per esempio quelle del grande romanziere Nagib Mahfuz, del teologo e uomo politico Muharrtmad Taha, della scrittrice Layla 'Uthman, dei poeti giordani Musa Hawamdeh e Islam Samhan, dello scrittore turco Nedim Gùrsel, del poeta siriano Adonis. Chiunque abbia a cuore i diritti e le libertà fondamentali non può rimanere indifferente di fronte a tutto questo. La censura religiosa che limita o cancella la libertà d'espressione nel mondo musulmano non è soltanto un problema culturale, è una questione politica che ci tocca da vicino.
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