Ultimi giorni dell'Impero asburgico (1914-1920) (Gli)
Prezzo
26,84 €
Tasse incluse
Costruito sulle macerie dell'Europa napoleonica, e poi riformato nel 1867 per conferire all'Ungheria un ruolo di maggior peso, l'Impero austro-ungarico del 1914 poteva sembrare, all'apparenza, una delle potenze più solide del continente. Tuttavia, era ormai un regime "all'antica", e infatti aveva ancora l'ambizione di federare e tenere sotto il suo impero molti popoli eterogenei. La maggioranza dei tedeschi e degli ungheresi governava i destini degli slavi (cechi, polacchi, sloveni, croati, ecc.), dei rumeni e degli italiani - che, per di più, mal sopportavano questa convivenza forzata. Così, con il pretesto dell'assassinio del suo principe ereditario Francesco Ferdinando, il vecchio imperatore Francesco Giuseppe si fece trascinare in guerra insieme alla Germania. Diviso tra diverse nazionalità, religioni antagoniste, una vera e propria torre di Babele di lingue e culture, l'impero non poteva reggere lo shock. Cinque anni dopo l'attentato di Sarajevo, cinque nuovi Paesi, fondati sul principio delle nazionalità, verranno alla luce e rimpiazzeranno la Duplice Monarchia. Nella stessa Austria, divenuta anch'essa uno Stato, il giovane imperatore Carlo I, succeduto a Francesco Giuseppe nel 1916, dovrà così arrendersi alla fine di un'epoca. Jean-Paul Bled, considerato il massimo esperto francese sulla storia dell'Austria-Ungheria, racconta nel dettaglio l'agonia di una monarchia che non ha saputo adattarsi ai nuovi tempi, nonostante i poteri e le ricchezze acquisiti nel corso dei secoli. Un'importante pagina della storia europea viene qui magistralmente raccontata nella sua interezza.
9791255210634
Scheda dati
- Autore
- Bled Jean-Paul
- Collana
- La clessidra di Clio
- Formato
- Libro in brossura
- Data pubblicazione
- 31 Marzo 2023
Riferimenti specifici
- isbn
- 9791255210634
- ean13
- 9791255210634
Nuovo
Leo Elements Font End
Panel Tool
Full Width
Boxed Large
Yes
No
Font Base
Font Heading
Font Slider
Font Senary
Font Septenary
Color Default