Antimaschio. Critica dell'incoscienza maschile (L')
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29,28 €
Tasse incluse
Oppressione delle donne, violenza maschile, sessismo e capitalismo, stereotipi di genere, crisi degli uomini, fine del patriarcato, cambiamento, liberazione maschile, uomini femministi... Sono solo alcuni dei temi che i saggi qui raccolti da Stefano Segre trattano con la radicalità e l'irriverenza che tipicamente contraddistingue i discorsi politico-culturali che aprono brecce nello stato di cose presente, che scardinano ordini simbolici e sfidano sedimentati costumi sociali altrimenti dati per naturali e perciò immutabili. Se è vero che occuparsi di certe questioni non era certo appannaggio di isolate avanguardie nel fermento rivoluzionario attorno al 1977, anno della prima pubblicazione dell'Antimaschio, rimane senza precedenti che a farlo siano stati in questo caso gruppi di soli uomini decisi a impegnarsi in pratiche di autocoscienza. Scopo di tali gruppi era quello di «mettere in crisi il ruolo maschile», nella consapevolezza che ciò «vuol dire inevitabilmente scavarsi dolorosamente dentro», iniziando a dare un nome ai propri privilegi, misurando il proprio grado di complicità a un sistema oppressivo che non manca, in ultima istanza, di opprimere i suoi stessi perpetratori, ovvero i maschi. L'attualità delle riflessioni contenute in questo volume sembra non compromessa dai suoi quasi cinquant'anni, soprattutto alla luce del dibattitto relativo alla recrudescenza della violenza maschile e dei femminicidi, al tema della mascolinità tossica e del rapporto tra il sesso e il genere nel suo formarsi culturalmente in una società ancora fortemente patriarcale.
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