Non ce n'è uno che ritorni
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14,64 €
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La solitudine è lo spazio entro il quale si rivelano i fantasmi di ciò che è stato, i sentimenti più puri e la cura del ricordo. La memoria è protagonista della prima sezione - "Quello che ieri era vero" - e dissolve i confini tra presente e passato: quest'ultimo è porto sicuro (Presente Remoto), rimpianto (Super Tele), rimorso (La signora Weiss). L'illusione è invece il filo conduttore della seconda sezione - "Illuso, sconfitto, poi abbandonato" - improntata sulla disfatta umana, che conduce inevitabilmente alla morte e all'annichilimento. La terza sezione - "Sono pochi gli anni" - si configura invece come un diversivo, quasi un attimo di evasione: il lettore, proiettato in situazioni paradossali più o meno drammatiche, si ritrova così a riflettere sulle beffe del Destino.Nella sezione successiva - "Che commozione, che tenerezza" - si impone come protagonista l'incontro, in grado di stravolgere l'esistenza: esso è amore assoluto (L'Amore è un difetto di fabbricazione), empatia inattesa (Pietro Vierchowod), desiderio frustrato (È qualcosa di ardente e triste). A concludere la raccolta la sezione "Vola in alt
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